Il collage
Storia di una tecnica caleidoscopica

Data
- 02.03.22
Ti ricordi quando a scuola ritagliavamo giornali e riviste da comporre in immagini di fantasia? Io me lo ricordo benissimo perché mi entusiasmava! Era un’occasione unica per usare liberamente la creatività.
Questa tecnica artistica ha però una lunga storia; te la racconto in breve perché penso che aiutarci a realizzare sia dei contenuti per social media incredibili sia come ispirazione per il nostro brand o i nostri progetti.
Rebus fatti di immagini
Futuristi
Il primo collage usato come tecnica artistica è afferibile ai pittori futuristi Picasso e Braque, nei primi anni del Novecento: questa nuova tecnica permetteva loro per esprimere le proprie idee di usare qualsiasi elemento grafico o materico come carta, giornali, sotte, sabbia, plastica e metalli incollati sulla tela, integrati con tecniche pittoriche.
Questo atto è rivoluzionario: non solo la pittura si fa materica, ma include oggetti quotidiani insulti che diventano arte.
C’è qualcosa di più contemporaneo per loro di un giornale? E cosa c’è scritto su quel frammento? Ecco che l’osservatore non è un semplice ammiratore di estetica ma una persona che si pone domande e si interroga il perché degli elementi compositivi sulla tela.
Dadaisti e Surrealisti
La tecnica del collage viene utilizzata prima dai pittori dadaisti e poi dai surrealisti. I primi hanno a che fare con la Prima Guerra mondiale, e l’arte si fa per loro dissacrazione di ogni certezza: i loro collage sono ironici e aggressivi, contengono elementi bellici e di uso quotidiano, ritagli e parole, persone e animali costringendo l’osservatore a leggere l’opera come un vero rebus.
I secondi, i surrealisti, si caratterizzano con uno stile artistico basato sui sogni, sui meccanismi psichici, su un mondo “all’incontrario” e il collage si fa per loro espressione di un pensiero senza limiti né vincoli.

Dentro al collage
I materiali usati per questi primi collage comprendono le prime fotografie e i primi fotomontaggi. Ci pensi? Siamo agli albori di Photoshop!
Ma non solo, la tela accoglie materiali nuovi che sfondano la concezione bidimensionale che aveva avuto questa fino a quel momento, come forme di cartoncino, carta, sabbia, legno, cartone, latta, tessuti: oggetti nuovi figli delle Rivoluzioni Industriali e simbolo di quelle generazioni che conoscono l’abbondanza, che celebrano il progresso, ma che conoscono anche gli orrori della guerra.
La tecnica del collage perdura per tutto il Novecento, passando tra le mani degli espressionisti, degli artisti pop fino ad arrivare ai giorni nostri con i collage digitali.
Ma la sua filosofia non cambia: il collage permette l’espansione libera del pensiero e della creatività.


Accenni bibliografici
M. Dantini, Arte Contemporanea, 2005
B. Speight, Project Collage: 50 Projects to Spark Your Creativity, 2019